Attività onirica Interpretazione dei sogni

Spostamento nei sogni

Spostamento nei sogni
Scritto da Adriano Legacci

Lo spostamento nei sogni o Verschiebung

Spostamento nei sogni. Trasferimento dell’accento, dell’interesse, dell’intensità di una rappresentazione da questa ad altre
rappresentazioni originariamente poco intense, collegate alla prima da una catena associativa.
(Laplanche J., Pontalis J.B., 1967:579)

Anche se il concetto di spostamento è impiegato successivamente per indicare uno dei principali meccanismi di difesa dell’Io, come meccanismo del lavoro onirico lo spostamento nei sogni riguarda esclusivamente una modalità del processo primario, peculiare dell’inconscio, che agisce sul materiale onirico. In questa azione lo spostamento opera di regola congiuntamente con la condensazione:

Spostamento e condensazione sono i due artefici, alla cui attività possiamo principalmente attribuire la configurazione del sogno” (Freud S., 1899:284).

La nozione di spostamento nei sogni fa appello all’ipotesi economica di una energia di investimento capace di staccarsi dalle rappresentazioni e scorrere lungo vie associative. “ Le intensità dell’investimento [nell’inconscio] sono molto più mobili. Col processo dello “ spostamento” una rappresentazione può cedere tutta la sua quota di investimento; con il processo di “condensazione” può appropriarsi dell’intero investimento di parecchie rappresentazioni diverse” (Freud S., 1915).

Nelle varie formazioni in cui è individuabile, lo spostamento ha un’evidente funzione difensiva. Nel sogno il suo legame con la censura è tale che esso può apparire come un effetto di essa: “Is fecit, cui profuit”. Possiamo supporre che lo spostamento onirico si attui per influsso di quella censura, della difesa endopsichica” (Freud S., 1899:285). E ancora più esplicitamente: “ Lo spostamento nei sogni […] è in tutto e per tutto opera della censura onirica” (Freud S., 1915-17:344).
I modi in cui si manifesta lo spostamento nei sogni sono due:

  • “ Primo … un elemento latente viene sostituito non da una propria componente, bensì da qualcosa di più lontano, ossia da un’allusione;
  • e, secondo… l’accento psichico passa da un elemento importante ad un elemento irrilevante, così che il sogno appare strano e diversamente centrato” (Freud S., 1915-17: 344-345).

A proposito di queste due manifestazioni dello spostamento, Freud precisa ulteriormente che l’ allusione impiegata dallo spostamento nei sogni “ ha con l’elemento da essa sostituito le relazioni più estrinseche e più lontane ed è quindi incomprensibile” perché “ la censura onirica ha raggiunto appunto il suo fine se è riuscita a rendere introvabile la via di ritorno dall’allusione al materiale autentico” (Freud S., 1915-17: 345). E altrove: lo spostamento rende possibile “ la scelta di rappresentazioni che siano abbastanza lontane da quelle criticate per riuscire a sgattaiolare dalla censura pur discendendo da quelle altre, di cui assumono, con traslazione completa, l’investimento psichico. Perciò nel sogno gli spostamenti non mancano mai…” (Freud S., 1905).

Nell’interpretazione dei sogni Freud precisa che lo spostamento nei sogni si riferisce al trasferimento di “valori psichici“, “ intensità psichiche” o “ gradi di interesse” connessi a particolari pensieri onirici. “… Nel lavoro onirico [si manifesta] una forza psichica che da un lato spoglia della loro intensità gli elementi dotati di alto valore psichico e dall’altra crea, dagli elementi di minor valore, mediante la sovradeterminazione, nuovi valori che giungono poi nel contenuto del sogno. […] Nella formazione del sogno hanno luogo una “ traslazione” e uno “ spostamento” delle intensità psichiche dei singoli elementi, donde deriva la differenza di testo esistente tra contenuto e pensieri del sogno” (Freud S., 1899:284).

Altrove viene reso ancora più chiaro come le “ intensità psichiche” spostate siano affetti separati dal contenuto rappresentativo dei pensieri onirici latenti ai quali erano inizialmente legati: “Le singole rappresentazione di pensieri onirici non sono … equivalenti: sono investite da importi d’affetto di grandezza diversa e, conseguentemente, sono giudicate come più o meno importanti, più o meno degne di interesse. Nel lavoro onirico queste rappresentazioni vengono separate dagli affetti ad esse inerenti; gli affetti vengono risolti indipendentemente, possono essere spostati su qualcos’altro, essere conservati, subire trasformazioni, non apparire affatto nel sogno […] come forza sensoriale delle immagini oniriche, ma noi notiamo che questo accento è passato da elementi importanti a elementi indifferenti così che nel sogno sembra messo in primo piano come cosa principale ciò che nei pensieri onirici aveva solo una parte secondaria, e viceversa, l’essenziale dei pensieri onirici trova nel sogno solo una descrizione incidentale e poco distinta. Nessun’altra parte del lavoro onirico contribuisce tanto a rendere il sogno bizzarro e incomprensibile al sognatore. Lo spostamento è il mezzo principale della deformazione onirica che i pensieri devono subire sotto l’influsso della censura” (Freud S., 1932: 135-136).

Spostamento nei sogni e condensazione. “Formazione mista” ed “elemento comune intermedio”.

Nell’esaminare gli effetti sul sogno dell’attività congiunta o separata della condensazione e dello spostamento, Freud precisa che il loro funzionare separatamente porta alla creazione di una rappresentazione composita -“formazione mista” – nel contenuto del sogno, in cui si trovano accomunati elementi di pensieri onirici originariamente isolati (si veda il sogno del “medico del cavallo e della camicia da notte“, 1899:299).

Quando invece “condensazione spostamentonei sogni cooperano” il risultato non è una rappresentazione mista, ma un “elemento comune intermedio, che rispetto ai singoli elementi si comporta come, nel parallelogramma delle forze, la forza risultante rispetto alle sue componenti. Nel contenuto manifesto di uno dei miei sogni si parla […] di “propilene”. Nel corso delle analisi giungo […] a una vicenda in cui ha una parte “l’amilene”. […] Alla cerchia ideativa dello stesso sogno appartiene però anche il ricordo […] [dei] “Propilei”. […] “Propilene” è per così dire la rappresentazione intermedia tra “l’amilene” e “Propilei”, ed è perciò giunto, a guisa di “compromesso”, nel contenuto del sogno, attraverso una condensazione e uno spostamento simultanei” (Freud S., 1900:26).

Sull'Autore

Adriano Legacci

Già direttore dell'equipe di psicologia clinica presso il poliambulatorio Carl Rogers e l'Associazione Puntosalute, San Donà di Piave, Venezia.
Attualmente Direttore Pagine Blu degli Psicoterapeuti.
Opera privatamente a Padova e a San Donà di Piave.
Psicoterapia individuale e di coppia.
Ansia, depressione, attacchi di panico, fobie, disordini alimentari, disturbi della sfera sessuale.
Training e supervisione per specializzandi in psicoterapia

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