Attività onirica Interpretazione dei sogni

Condensazione nei sogni

Condensazione nei sogni
Scritto da Adriano Legacci

Condensazione nei  sogni (Verdichtung)

“Condensazione nei sogni. Uno dei modi essenziali del funzionamento dei processi inconsci: una rappresentazione unica di varie catene associative di cui costituisce il punto di intersezione. Dal punto di vista economico, essa è allora investita della somma delle energie inerenti a queste diverse catene […]. Nel sogno essa si esprime nel fatto che il racconto manifesto è laconico rispetto al contenuto latente e ne costituisce una traduzione abbreviata” (Laplanche J., Pontalis J.B., 1967:90-91).

“ Buona parte di ciò che abbiamo appreso sulla condensazione nei sogni può essere riassunto nella formula: ogni elemento del contenuto onirico è sovradeterminato dal materiale dei pensieri onirici, e non deriva da un singolo elemento di questi pensieri, ma da un’intera serie di elementi, che non devono affatto essere vicini gli uni agli altri nei pensieri onirici, ma possono invece far parte di più diversi settori del tessuto ideativo” (Freud S., 1900:22).

 

La descrizione della condensazione nei sogni risulta agevolata dalla considerazione, in parallelo, del meccanismo dello spostamento. “Una rappresentazione può cedere tutto l’ammontare del proprio investimento a un’altra rappresentazione, attraverso il processo di spostamento; oppure può appropriarsi di tutto l’investimento di parecchie rappresentazioni, attraverso il processo di condensazione” (Freud S., 1915:70). Questo significa che spostamento e condensazione nei sogni definiscono due aspetti di processi analoghi.

Nel caso dello spostamento, se la carica di energia (investimento) è spostata da una rappresentazione (contenuto), questa rappresentazione perde la capacità di attirare l’attenzione su di sé. La condensazione definisce il processo inverso: parecchi investimenti (che in origine appartenevano a rappresentazioni diverse) vengono unificati entro un solo contenuto psichico (rappresentazione, immagine) aumentandone così intensità ed efficacia. “ L’intensità di tutta una serie di pensieri può infine trovarsi raccolta in un unico elemento rappresentativo” (1899:542).

La condensazione (in azione nel sintomo e in generale nelle varie formazioni dell’inconscio) si esprime nel sogno nel fatto che il racconto manifesto è laconico rispetto al contenuto latente e ne costituisce una traduzione abbreviata:

“ Il primo risultato del lavoro onirico è la condensazione. Intendiamo con ciò il fatto che il sogno manifesto contiene meno del sogno latente, è quindi una specie di traduzione abbreviata di quest’ultimo. Può accadere che qualche volta la condensazione manchi; di solito però è presente e molto spesso è enorme. Essa non si muta mai nel proprio contrario, ossia non avviene che il sogno manifesto sia più ricco di quello latente e in estensione e in contenuto. La condensazione si attua perché: 1) certi elementi latenti vengono omessi del tutto; 2) di alcuni complessi del sogno latente solo una briciola passa in quello manifesto; 3) elementi latenti che hanno qualcosa in comune vengono combinati, fusi in un’unità nel sogno manifesto” (Freud S., 1915-17: 342).

La condensazione nei sogni opera lungo il  “percorso retrogrado in direzione della percezione” sulla quale lo stato di sonno spinge a forza ogni moto pulsionale e ogni pensiero onirico latente. “I pensieri onirici latenti vengono quindi trasformati in una somma di immagini sensoriali e di scene visive. Lungo questo cammino […] Quelli [dei singoli elementi dei pensieri onirici latenti] che lasciano scoprire un qualsiasi punto di contatto tra loro vengono condensati in nuove unità. Nella trasposizione dei pensieri in immagini, vengono inequivocabilmente preferiti quelli che consentono siffatta fusione o condensazione; è come se agisse una forza che sottopone il materiale a una pressione, una concentrazione” (Freud S., 1932:135).

La condensazione nei sogi  non deve, per quanto detto, essere assimilata a un riassunto: se ogni elemento manifesto è determinato da più si significati latenti, inversamente ciascuno di tali significati può ritrovarsi in più elementi: “A causa della condensazione nei sogni un elemento del sogno manifesto può quindi corrispondere a numerosi elementi dei pensieri onirici latenti; e, viceversa, un elemento dei pensieri onirici può essere rappresentato nel sogno da più immagini” (Freud S., 1932:135).
Inoltre l’elemento manifesto non rappresenta sotto uno stesso rapporto ciascuno dei significati da cui deriva e non li sussume quindi come farebbe un concetto. “ I pensieri che sono in contraddizione fra loro non tendono a eliminarsi a vicenda, ma coesistono l’uno a fianco dell’altro, e spesso si congiungono tra loro per produrre condensazioni “ come se non esistesse alcuna contraddizione” (Freud S., 1899:543).

L’assenza di contraddizione, cui la citazione fa riferimento, consente un riferimento al processo di generale “alterazione” delle connessioni logiche propria del lavoro onirico. Una sola relazione logica -quella della somiglianza, della comunanza, della concordanza- risulta essere agevolata dal meccanismo della formazione del sogno. “Il lavoro onirico si serve di questa relazione come di un sostegno per la condensazione, concentrando in nuove unità tutto ciò che dimostra tale concordanza” (Freud S., 1900:29). E ancora:  “ Si prende pretesto da una qualunque somiglianza delle cose o delle rappresentazioni verbali tra due elementi del materiale inconscio per creare una terza cosa, una rappresentazione ibrida o di compromesso, che nel contenuto onirico sostituisce le sue due componenti e che causa di questa origine è così spesso dotata di singole determinazioni contraddittorie” (Freud S., 1901:105-106).

Al meccanismo della condensazione nei sogni è altresì ascrivibile il processo di creazione delle persone composite (“formazioni miste”): “Una simile persona composita ha, per esempio, l’aspetto di A, è però vestita come B, compie un’operazione che si ricorda essere stata compiuta da C, e per giunta par di capire che si tratta della persona D. Mediante questa formazione mista viene messo in particolare rilievo naturalmente qualcosa che le quattro persone hanno in comune […] è come una nuova formazione concettuale transitoria, che ha come nucleo questo elemento comune. Dalla sovrapposizione delle singole unità condensate scaturisce di norma un’immagine vaga, confusa così come succede scattando varie fotografie sulla medesima lastra” (Freud S., 1915-17:342-343).

Sull'Autore

Adriano Legacci

Già direttore dell'equipe di psicologia clinica presso il poliambulatorio Carl Rogers e l'Associazione Puntosalute, San Donà di Piave, Venezia.
Attualmente Direttore Pagine Blu degli Psicoterapeuti.
Opera privatamente a Padova e a San Donà di Piave.
Psicoterapia individuale e di coppia.
Ansia, depressione, attacchi di panico, fobie, disordini alimentari, disturbi della sfera sessuale.
Training e supervisione per specializzandi in psicoterapia

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