Attività onirica Interpretazione dei sogni

Elaborazione secondaria nei sogni

Elaborazione secondaria nei sogni
Scritto da Adriano Legacci

Elaborazione secondaria nei sogni (Sekundäre Bearbeitung) o Riguardo per l’Intelligibilità (Rücksicht auf Verständlichkeit)

 

Elaborazione secondaria nei sogni. Rimaneggiamento del sogno destinato a presentarlo sotto forma di una trama relativamente coerente e comprensibile. (Laplanche J.,Pontalis J.B., 1967:134).

 

L’elaborazione secondaria nei sogni è un processo automatico preposto all’effettuazione di un rimaneggiamento parziale o totale del sogno -con eliminazioni e aggiunte- nonché all’istituzione di relazioni logiche, nessi e legami coerenti fra ricordi, rappresentazioni, percezioni ecc. sconnessi o solo vagamente collegati. L’apparenza, o facciata, logica e coerente del contenuto manifesto del sogno è il risultato di questa elaborazione secondaria nei sogni o “riguardo per l’intelleggibilità”.

“Vi è in effetti una parte del lavoro onirico, la cosiddetta elaborazione secondaria nei sogni, alla quale spetta di ricavare dai primi prodotti del lavoro onirico stesso qualcosa di compiuto e più o meno coerente. In tal modo il materiale viene ordinato secondo un senso che è spesso completamente ingannevole e, dove sembra necessario, vengono effettuati in esso delle interpolazioni” (Freud S., 1915:352).

Dal secondo periodo della citazione è possibile desumere che se da un lato l’elaborazione secondaria nei sogni è al servizio della considerazione dell’intelleggibilità a livello conscio, essa è al tempo stesso al servizio della deformazione del vero, inconscio significato e intento del sogno (è quindi al tempo stesso un aspetto della censura). Freud si riferisce a questo ulteriore funzione dell’elaborazione secondaria quando afferma che “il suo scopo mira evidentemente a eliminare l’incoerenza e l’incomprensibilità risultante dal lavoro onirico, a favore di un nuovo “significato”. Questo nuovo significato conseguito attraverso l’elaborazione secondaria non è più il significato dei pensieri onirici” (Freud S., 1912-13).

Elaborazione secondaria nei sogni, tempi di intervento, istanza cosciente

Nell’ “interpretazione dei sogni” Freud afferma che l’elaborazione secondaria nei sogni è un contributo dei pensieri della vita vigile alla costruzione del sogno. L’assunto ha implicazioni rilevanti rispetto al momento interpretativo. “Dunque non è se non il nostro pensiero normale l’istanza psichica che si avvicina al contenuto onirico con la pretesa che esso sia intelleggibile, lo sottopone a una prima interpretazione e ne provoca in questo modo la totale ambiguità” (Freud S., 1899:457).

Il medesimo concetto viene ribadito, con riserva, in un’opera successiva. “Senza trattare per esteso questa parte del lavoro onirico, voglio semplicemente indicare che è possibile farsi un’idea della sua natura se ci si decide ad ammettere l’ipotesi -probabilmente non appropriata- che essa agisca solo in un secondo tempo sul contenuto onirico già formato. L’operazione consiste cioè nell’ordinare gli elementi onirici di modo che questi si congiungono per così dire tra loro, formando una connessione, una composizione onirica. Così il sogno acquista una specie di facciata […] e subisce una prima interpretazione provvisoria […] una brillante interpretazione sbagliata” (Freud S., 1900:32).

Nel medesimo contesto lo stesso Freud ha però il modo di bilanciare l’ipotesi precedenti circa la natura dei rapporti intercorrenti tra elaborazione secondaria nei sogni (e i suoi tempi di intervento) e istanza cosciente. “Sbaglierebbe tuttavia chi non volesse vedere in queste facciate del sogno altro che elaborazioni, in fondo erronee e abbastanza arbitrarie, del contenuto onirico da parte dell’istanza cosciente della nostra vita psichica. Per creare la facciata del sogno, vengono non di rado usate fantasie di desiderio che si trovano già formate nei pensieri onirici e che […] si rivelano spesso ripetizioni e rielaborazioni di scene infantili” (Freud S., 1900:33).

Precedenti e successive puntualizzazioni sembrano d’altro canto testimoniare in favore di una diffusa incertezza, in Freud, circa il momento in cui l’elaborazione secondaria nei sogni entra in funzione nel processo onirico. Nell’ “interpretazione dei sogni” si legge: “Secondo la mia opinione, perfino il riguardo per l’intelleggibilità del sogno come evento percettivo, può giungere a effetto prima che il sogno attiri su di sé la coscienza” (Freud S., 1899:526). Alcuni anni dopo Freud ha modo di affermare con rinnovato vigore che il sogno è sottoposto al processo dell’elaborazione secondaria “prima che avvenga la configurazione del sogno manifesto” (Freud S., 1922).

Elaborazione secondaria nei sogni e sua appartenenza al lavoro onirico

Inizialmente l’elaborazione secondaria nei sogni era stata considerata da Freud come appartenente a tutti gli effetti al lavoro onirico. Dopo la condensazione, lo spostamento e la rappresentabilità essa era stata ritenuta “il quarto dei fattori che partecipano alla formazione del sogno” (Freud S., 1899:447).

Nel 1913 le affermazioni in proposito si fanno, in qualche misura, più caute e dubbiose: “L’elaborazione secondaria da parte dell’istanza conscia è qui considerata come una parte del lavoro onirico. Ma anche se la si isolasse, ciò non comporterebbe nessun cambiamento nella nostra concezione” (Freud S., 1913).
Dieci anni più tardi il nuovo punto di vista è espresso in maniera inequivocabile: “In verità quest’ultimo processo [l’elaborazione secondaria] non appartiene già più al lavoro onirico (Freud S., 1922:445).

Freud non ha mai pienamente sviluppato le ragioni del cambiamento di prospettiva. A ragion del vero è opportuno sottolineare come il punto di vista “fondamentale”, la concezione del processo e del funzionamento dell’elaborazione secondaria nei sogni, siano -a dispetto del mutato impiego descrittivo- rimasti sostanzialmente immutati.

Sull'Autore

Adriano Legacci

Già direttore dell'equipe di psicologia clinica presso il poliambulatorio Carl Rogers e l'Associazione Puntosalute, San Donà di Piave, Venezia.
Attualmente Direttore Pagine Blu degli Psicoterapeuti.
Opera privatamente a Padova e a San Donà di Piave.
Psicoterapia individuale e di coppia.
Ansia, depressione, attacchi di panico, fobie, disordini alimentari, disturbi della sfera sessuale.
Training e supervisione per specializzandi in psicoterapia

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