Apparato psichico

Prima topica freudiana

Scritto da Adriano Legacci

La prima topica freudiana. Un modello della mente umana

Prima topica freudiana. In ambito psicoanalitico, il termine  “Topica” fa riferimento ad una teoria che ipotizza una differenziazione dell’apparato psichico in un certo numero di sistemi dotati di caratteristiche e funzioni diverse. Tali sistemi possono essere considerati metaforicamente come luoghi psichici, o “località psichiche”.

Si parla comunenente di due topiche freudiane. In questa sezione ci occuperemo della prima topica freudiana (1900). In un successivo articolo parleremo della seconda topica freudiana (1920)

La prima concezione topica dell’apparato psichico fa la sua comparsa nel capitolo VII dell’ Interpretazione dei Sogni (Die Traumdeutung, 1900). Le prime formulazioni trovano una successiva evoluzione e integrazione in Progetto di una Psicologia (Entwurf einer Psychhologie, 1895) e nelle lettere a Fliess, con particolare riferimento alle lettere del 1° Gennaio 1896 e del 6 Dicembre 1896.

Entrando più nello specifico, nel modello della prima topica freudiana la mente umana viene suddivisa in tre distinti sistemi:

  • Inconscio
  • Preconscio
  • Conscio

Prima topica freudiana. La mente come un icebergCon una celebre metafora, Freud paragona la mente ad un iceberg: l’attività cosciente (tutte le riflessioni che facciamo, delle quali siamo pienamente consapevoli), rappresenta la punta di tale iceberg (CONSCIO).  La parte più rilevante della nostra attività psichica si svolge però in una dimensione sommersa, non visibile, non immediatamente accessibile, e quindi inconsapevole (INCONSCIO). I pensieri che giungono alla coscienza e le azioni che ne derivano appaiono in questo quadro come l’esito di forze psichiche inconsapevoli.
In una fascia intermedia dell’iceberg si collocano i pensieri normalmente non disponibili alla coscienza ma che possono essere richiamati tramite un atto di volontà (PRECONSCIO).

Prima topica Freudiana: Inconscio, Preconscio, Conscio.

1. INCONSCIO

L’inconscio venne considerato nella prima topica freudiana come il luogo del rimosso, di tutto ciò che non può o non deve emergere alla coscienza e il cui nucleo è costituito da esperienze infantili.
I punti chiave che caratterizzano l’inconscio nella prima topica freudiana sono:

  • assenza di reciproca contraddizione
  • processo primario
  • atemporalità
  • sostituzione della realtà esterna con la realtà psichica
  • i contenuti sono  rappresentanze delle pulsioni
  • tali contenuti sono regolati da meccanismi specifici del processo primario, quali la Condensazione e lo Spostamento
  • i contenuti dell’inconscio, fortemente investiti di energia pulsionale, cercano di ritornare alla coscienza, ma non possono aver accesso ai sistemi Preconscio e Conscio se non sotto forma di compromesso

In un esempio tratto dalla lezione 19 dell’ ”Introduzione alla psicoanalisi” (1915-1917) Freud cerca di illustrare le differenze tra:

      • dati disponibili alla coscienza
      • elementi psichici rimossi

Nel contesto della prima topica freudiana, Freud stesso si esprime nei termini seguenti: “… Ci esprimeremo meglio dicendo che il singolo processo appartiene dapprima al sistema psichico dell’inconscio e poi, se si verificassero certe condizioni, può passare nel sistema di ciò che è cosciente” (pp. 454-455). “… Gli impulsi nell’anticamera dell’inconscio sono sottratti allo sguardo della coscienza, che infatti si trova nell’altra stanza: inizialmente essi sono destinati a restare inconsci. Se si sono spinti fino alla soglia e sono stati rimandati indietro dal guardiano, ciò significa che sono inammissibili alla coscienza. In tal caso li chiamiamo rimossi. Ma anche gli impulsi che il guardiano ha ammesso oltre la soglia non sono per questo diventati necessariamente coscienti; lo possono diventare solo se riescono ad attirare su di sé lo sguardo della coscienza. A buon diritto chiameremo questo secondo vano il sistema del preconscio. In questo sistema il diventare cosciente mantiene solo il sistema descrittivo. Incorrere nella rimozione significa invece, per ogni singolo impulso, che il guardiano non gli consente di penetrare dal sistema dell’inconscio in quello del preconscio. E’ lo stesso guardiano con cui facciamo conoscenza sotto forma di resistenza quando cerchiamo di eliminare la rimozione mediante trattamento analitico” (pp.455-456).

2.  PRECONSCIO

Nella distinzione prospettata nel contesto della prima topica freudiana, il preconscio è formato da una serie di contenuti che non si trovano attualmente nel campo della coscienza ma che potrebbero diventarlo con uno atto di volontà. Al sistema preconscio può essere ricondotta anche l’ispirazione artistico-poetica.

3. CONSCIO

Nella prima topica freudiana, il  Conscio è la parte dell’apparato psichico che, attraverso gli organi di senso, si trova a diretto contatto con il mondo esterno e consapevolmente utilizza pensieri, ricordi e desideri per compiere azioni volontarie nella propria vita, esaminando con attenzione la realtà.

Sull'Autore

Adriano Legacci

Già direttore dell'equipe di psicologia clinica presso il poliambulatorio Carl Rogers e l'Associazione Puntosalute, San Donà di Piave, Venezia.
Attualmente Direttore Pagine Blu degli Psicoterapeuti.
Opera privatamente a Padova e a San Donà di Piave.
Psicoterapia individuale e di coppia.
Ansia, depressione, attacchi di panico, fobie, disordini alimentari, disturbi della sfera sessuale.
Training e supervisione per specializzandi in psicoterapia

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